L’applet è volta ad illustrare la tipologia di esperimenti mediante i quali Hertz, imbattutosi fortuitamente in un fenomeno inaspettato, cercò di chiarire le sue caratteristiche. Il carattere di quest’applet è descrittivo, in quanto si prefigge di permettere allo studente di visualizzare l’esperienza di Hertz (peraltro molto importante dal punto di vista storico, in quanto confermò l’esistenza delle onde elettromagnetiche).

Come si vede in figura, il circuito primario è fatto da due barrette metalliche con gli estremi costituiti da sferette molto vicine tra loro e terminanti agli estremi opposti con delle piastre che servono ad aumentare la capacità elettrica del sistema. Tale circuito è alimentato da un rocchetto di Ruhmkorff e, cliccando sul pulsante a forma di interruttore si provoca una scintilla tra le sferette, dovuta ad una intensa scarica elettrica che attraversa lo spazio tra di esse. Questa, a causa delle onde elettromagnetiche irradiate, provoca una forza elettromotrice indotta nella spira costituente il circuito ricevente, tra gli estremi della quale scocca una minuscola scintilla. Quest’ultima è pressoché contemporanea a quella del circuito primario che la provoca, tuttavia, al fine di migliorarne la visualizzazione, nell’applet viene mostrata con un leggero ritardo. Entrambe le coppie di sferette vengono mostrate ingrandite nella parte alta della finestra, al fine di rendere visibili le rispettive scintille.
L’asta di supporto posta a sinistra di quella della spira ricevente serve a reggere i filtri da interporre tra i due circuiti. Tali filtri si trovano nello scaffale attaccato al muro e da qui possono essere inseriti sul supporto selezionandoli con il mouse. Allo stesso modo si procede per rimuovere un filtro dall’asta.

L’esperimento virtuale consiste nel provocare la scintilla nel circuito primario ed osservare quella indotta nel secondario, confrontando l’intensità di quest’ultima in assenza di filtri, con il filtro di vetro inserito o con quello di quarzo.